Siamo un gruppo di coppie, che in forma diversa vivono la propria relazione: alcuni di noi sono sposati, altri convivono, una coppia è ancora fidanzata. Alcuni di noi hanno già bambini e per altri sono in arrivo!
Ciò che di bello ci accomuna è l’imparare a camminare insieme, il prendersi per mano nella coppia, il “vivere insieme” che non è solo un “vivere fisicamente”, il condividere uno spazio comune, ma è soprattutto il vivere l’altro, scoprire giorno dopo giorno la persona che ci è stata donata.
Non siamo solo “coppie”, ma una piccola comunità nella quale le nostre diversità sono delle grandi ricchezze.
“Vivere insieme”, infatti, è un dono.
Quante volte nella relazione con gli altri, con l’altro, i problemi e i disaccordi ci sembrano insormontabili a volte si rischia di dubitare della scelta fatta e ci sembrerebbe molto più facile sbattere la porta e andare via.
E allora come fare?
Vivere insieme ci ricorda che non siamo soli: prima di tutto c’è il Signore che ci guida e ci accompagna in quella che è la nostra vocazione, riconoscendo i nostri talenti riconosciamo che ci sono persone che solo noi possiamo amare.
Ci aiuta a riconoscere che abbiamo ricevuto l’altro “per Dono” e che la strada verso la pace, che abbatte i muri di separazione, è il “Perdono” che nasce dall’amore.
Madre Teresa a chi le chiese cosa lui potesse fare per la pace nel mondo rispose: “va a casa e ama la tua famiglia.”
Al gruppo per giovani coppie “Vivere insieme” ci si racconta, ci si confronta, si ascolta, perché le nostre esperienze possano essere aiuto per l’altro.
Infine vorremmo condividere con voi un pensiero del nostro Papa riportato in Amoris Laetitia, ci sembra esprimere una parte importante del “Vivere insieme”: “La missione forse più grande di un uomo e una donna nell’amore è questa: rendersi a vicenda più uomo e più donna. Far crescere è aiutare l’altro a modellarsi nella sua propria identità”. (Amoris Laetitia, 221).
E allora vivere insieme diventa pienezza, ogni giorno riconquistata tra fatiche e gioie, difficoltà e slanci, una pienezza che ci permette di realizzare il dono di noi stessi per l’altro.
Monica, Alessia e Matteo, Elena ed Ermanno