“Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente”
(dal Libro del profeta Sofonia, 3,17)
LETTERA AI FEDELI
PER L’INIZIO DEL NUOVO ANNO 2022
Il parroco don Mario
Carissimi,
fratelli e sorelle, che in vario modo partecipate alla vita delle comunità parrocchiali di San Silvestro in Vetrego e San Leopoldo in Mirano, ad inizio del nuovo anno civile, nel Tempo del Santo Natale, ho avvertito il desiderio di scrivervi per comunicarvi i miei sentimenti ed i miei sogni per le nostre famiglie, per tutti noi chiamati a riconoscere e a rivelare la presenza del Signore in mezzo a noi.
L’anno 2021 si è chiuso tra le ansie e le aspirazioni di un popolo minacciato e continuamente messo in apprensione dall’andamento del contagio pandemico in essere. A quasi due anni dall’inizio di questa fase storica, che ha coinvolto il mondo intero, come una sola famiglia, nella lotta al virus e alle sue molteplici varianti, ci troviamo ancora a fare i conti con mascherine, distanziamenti, quarantene, ricoveri … ma la veloce somministrazione dei vaccini a fasce sempre più ampie di popolazione sta aiutandoci ad affrontare questo male evitandone le conseguenze più gravi e letali. Purtroppo solo una svolta globale nella distribuzione dei vaccini ci renderà davvero più forti e meno attaccabili da questo invisibile nemico. Speriamo tutti, che le nazioni più ricche del pianeta sappiano prenderne atto e agire di conseguenza.
Nelle nostre famiglie, nelle nostre amicizie, nelle esperienze lavorative, scolastiche, sportive, pastorali, in ogni ambito di vita, dalla formazione al commercio, dalla salute al divertimento, questi lunghi mesi hanno impresso un segno pesante e hanno lasciato infiacchito tutto il corpo sociale.
In tanti, nel volontariato, nella sanità, nelle parrocchie, nelle associazioni culturali e nelle amministrazioni pubbliche come nel privato hanno messo in campo le loro energie migliori per evitare che le varie chiusure divenissero anche chiusura alla vita, alla relazione, a quanto ci rende veramente umani. Dalle telefonate amiche ai concerti, dagli incontri online alle prime riunioni nuovamente in presenza, dalla ripresa di attività e dalla riprogrammazione di una possibile normalità, si è cercato di dare un rinnovato impulso alla vita comunitaria.
A questo senz’altro hanno contribuito l’instancabile lavoro di quanti lavorano a vario titolo nella sanità e nella scuola, a quegli imprenditori e a tutti quei dipendenti, che hanno resistito e sostenuto insieme la dura prova di questi tempi. Grazie a tutti!
Nelle nostre famiglie ci stiamo misurando con sfide mai prima vissute. Dalla DAD alle quarantene improvvise, dalle diverse certificazioni all’incertezza lavorativa, fino all’esperienza della malattia e del lutto, … non ci è mancato nulla. La tentazione di rinchiuderci nel privato, nelle mura sicure delle nostre poche certezze e nel calore dei nostri affetti più cari, si è fatta fortissima, ma è stata anche letta da molti e affrontata con intelligenza cercando vie di incontro, di uscita, di riapertura di relazioni più ampie.
Nelle nostre comunità cristiane il percorso Quattro passi x la missione ha coinvolto almeno trenta genitori, che hanno seguito con costanza i cinque incontri seguiti alla Lettera ai genitori loro affidata la scorsa estate. Un piccolo gruppo si è anche puntualmente ritrovato nelle lectio bibliche Tornare discepoli, che dopo i primi tre appuntamenti riprenderà con altri tre nella prima parte del nuovo anno. Lo Staff dei Catechisti si è sempre dimostrato pronto e attivo nel proseguire il cammino e tenace nel chiamare, raccogliere ed accompagnare i più giovani nel loro itinerario formativo. Presso l’Oratorio San Francesco a Mirano e gli spazi della Canonica e del Patronato a Vetrego volontari del NOI e giovani genitori hanno con impegno e disponibilità offerto occasioni di incontro, servizio, amicizia, formazione, solidarietà e divertimento. L’attenzione ai più bisognosi non è mai venuta meno presso il Centro Distribuzione della Caritas ed il Mercatino del buon usato. Il nuovo Servizio di Accoglienza alle porte delle nostre chiese ci ha offerto un sorprendente richiamo ad uno stile più fraterno e attento proprio nella partecipazione al momento centrale della vita cristiana, qual è la S. Messa nel Giorno del Signore.
Questo elenco di positive iniziative rappresentano la ricchezza e la sostanza della vita comunitaria presso le parrocchie S. Silvestro Papa a Vetrego e S. Leopoldo Mandic a Mirano, senza dimenticare il filo rosso della strada intrapresa all’interno della Collaborazione Pastorale Miranese significativamente espresso nella scelta sinodale cui stiamo cercando di ispirarci “Incrementare stili di vita maggiormente evangelici”, sostenuto dalle lectio vissute in Avvento e Quaresima nelle diverse chiese parrocchiali, consolidato dal recente ascolto delle associazioni ecclesiali attive in ambito sociale.
“Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente” annunciava nella Terza Domenica di Avvento il profeta Sofonia. Nella Domenica della Gioia, com’è anche chiamata la terza tappa dell’itinerario verso il Santo Natale, l’annuncio della fedeltà di Dio prendeva proprio questo colore vivace e forte della gioia, della liberazione, della compagnia affidabile del Redentore per tutto il suo popolo in cammino nella storia.
Abbiamo bisogno di rinsaldarci in questa speranza, riprendendo le parole del Vescovo Michele nella sua Lettera pastorale Saldi nella Speranza: “Non dobbiamo solamente ripartire. Ci viene chiesto di lasciarci rigenerare – e cioè generare di nuovo, e di nuovo lasciarci mettere al mondo – di accettare la presenza di limiti anche grandi e pesanti ma, partendo da essi, di vivere in modo nuovo e inedito relazioni che già ci costituivano, ma alle quali non abbiamo sinora dato l’importanza che meritano, dandole forse per scontate. Troveremo nuove tracce da seguire, affinché anche questi nostri sentieri interrotti possano trasformarsi per noi in storia di salvezza e diventino nuova fonte di speranza.”
Attraverso un sano e purificante bagno di realtà, come comunità cristiane di S. Silvestro e S. Leopoldo, siamo chiamati anche noi a metterci su questa strada di rigenerazione, di relazioni rinnovate, di nuove tracce. Mancheremmo la mèta evitando queste sapienti indicazioni, rimanendo attaccati a nostalgie, illusorie ripetizioni del già noto, gonfi delle piccole soddisfazioni, che in alcuni momenti potremmo avvertire per il riconoscimento di qualcuno, per gli applausi, per l’affollamento di liturgie o altri eventi. Come ho ricordato a Natale, ormai solo 1 o 2 battezzati su 10 sono oggi assidui alla vita ecclesiale e l’aver in qualche modo metabolizzato l’infondato assioma “credente non praticante” sembra aver per sempre svincolato la fede personale dalla comunione nella Chiesa del Signore.
Discepoli e missionari rimane invece l’identità, lo stile e l’indirizzo della nostra partecipazione e del nostro servizio alla Vita Nuova che la presenza del Signore Risorto in mezzo a noi ci dona ogni giorno. Essere e tornare discepoli è necessario per riconoscerci tralci uniti alla vera vite, figli nel Figlio, quegli amici del Signore, che proprio Lui chiama tali per l’obbedienza al grande comandamento dell’amore a Dio e al prossimo. Essere e divenire missionari è la verifica della libera e responsabile adesione al dono del Battesimo, fedeli al mandato affidato dal Risorto agli apostoli: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo a ogni creatura” (Mc 16,15).
L’augurio per il nuovo anno 2022 sia quello di scoprirci ed impegnarci ad essere sempre più Comunità di Vita Nuova, non arroccati nella riproposizione di qualcosa di vecchio, ma, fedeli alla vera Tradizione (che significa consegna di generazione in generazione della fede ecclesiale nel Crocifisso Risorto), con fantasia ed amore saperci inventare nuove opportunità di relazione e di comunicazione della Gioia del Vangelo!
Buon Anno Nuovo 2022,
don Mario Da Ros